A tutti gli ottusi caproni "sinistri" ignoranti e beceri
Costoro si vantano di essere antifascisti! Cercano fascisti ovunque, tranne dove si trovano veramente. Confondono la reazione della destra sociale col fascismo e ignorano la Dittatura Finanziaria che eterna il Vero potere.
Una vera opposizione allo strapotere finanziario NON ESISTE né in Italia, né in Europa, tanto per restare in questa parte di mondo. Il FMI, la BCE, le agenzie di rating, le banche d'affari, i grandi gruppi multinazionali fanno quello che gli pare.
Nella UE dettano leggi capestro agli stati nazionali e impongono i loro programmi finanziari. Al punto che prima di approvare un bilancio dello stato occorre il beneplacito degli organismi sopraelencati. Indipendenza, autonomia, sovranità? Zero!
La Dittatura della Finanza viene spacciata per osservanza delle regole. (sic!) Quali regole?
Quelle che strangolano i popoli, specialmente le classi meno abbienti, mentre i Grandi Ladri finanziari le impongono. Dicono: sono finite le ideologie, è finita la lotta di classe, ma non dicono che è rimasto il Pensiero Unico, il totem del "libero mercato", il pareggio di bilancio, ossia la peggiore ideologia neoliberista post borghese. E non dicono che è in atto una feroce Lotta di classe tra i detentori del Vero potere (v. sopra) e gli strati medio bassi delle società costretti a ipotecare il loro futuro e quello dei loro figli e nipoti.
Qua e là scoppiano piccole rivolte, gilet gialli, pastori, camionisti, ma sono piccolissimi fuochi di resistenza confusa.
Tutta la paccottiglia ideologica delusa di sinistra ha abbandonato il terreno dell'anticapitalismo e si occupa ormai stabilmente solo di "razzismo", omofobia, femminismo d'accatto, eutanasia, antipopulismo, antisovranismo e altre battaglie meno utili, schivando in tutti i modi i veri nodi del Potere. Sono utili idioti del falso sistema post-ideologico, sono politically correct, non pronunciano parolacce contro, si annientano tra loro, col massimo godimento possibile dei Signori della Finanza che dormono sonni tranquilli, perché, da questo lato, non c'è nulla da temere.
Gli stessi antisistema, i cosiddetti populisti e sovranisti, sono assolutamente sprovveduti (tranne la Lega in Italia e le destre europee coerentemente filo-sistema) e non hanno la forza di combattere in modo anticapitalista; sia perché ideologicamente impreparati, sia perché vanno avanti con una "navigazione a vista" molto improvvisata; alternano proposte timidamente (molto timidamente) keynesiane, a proposte in linea con i dettami della finanza mondiale.
Tra le loro fila vi sono di fatto elementi misti e confusi, con un ampio ventaglio che va dagli autarchici, ai filo capitalisti e filo imperialisti. Quindi, difficile trovare in loro politiche economiche coerenti.
In politica estera, poi, casca sempre l'asino!
Basta osservare la totale incoerenza che si dibatte tra la servitù al padrone (oggi nordamericano) e la voglia di affrancarsi da tale sudditanza, senza peraltro riuscirci. Non aiuta di certo la mancanza di coerenza dei paesi vicini: l'Europa ha una politica estera inesistente, dove ciascuno porta avanti le proprie servitù facendo finta di essere indipendente.
La posizione politica verso alcuni Paesi-simbolo è un vivido esempio: l'Iran, l'Afghanistan, il Venezuela, (tutti nemici degli USA), vede una politica estera europea, vissuta strisciando; quando si confronta con le stesse tematiche verso altri Paesi-simbolo: Arabia Saudita, Israele, Brasile, allora balbetta penosamente.
La "sinistra", invece, va dagli adoratori dei "bombardamenti umanitari" per l'esportazione della "democrazia", ossia dello stile di vita usa e della sua dittatura militare; agli adoratori del mercato a cui interessa solo il business, la cd. "competitività" (partiti, sindacati, coop.) e lo sviluppo illimitato dei mercati; fino a giungere ai gruppettari, ai centri sociali, ai casseurs, i teppisti del cassonetto, che non capiscono nulla di anticapitalismo e scambiano qualche manifestazione con relativo scontro, il fumare canne e bruciare cassonetti con la lotta di classe! (sic!)
Ovvio, quindi, che in un tale disastro sociale e politico, il Vero Potere e i Signorotti del mondo globalizzato si lecchino i baffi e godano del loro privilegio storicamente acquisito.
Quando si sente dire che occorre ricostruire una proposta politica di opposizione e di sinistra c'è davvero da preoccuparsi per la dilagante ignoranza e stupidità. Con le terze vie, alla Blair, abbiamo visto come è finita, col Pd idem, tutte forze filosistema, filo capitaliste, neoliberiste, che non spostano (e non vogliono spostare) di un millimetro la Dittatura Finanziaria. Con le forze populiste, più o meno provenienti dalla destra sociale, non si può certamente immaginare di combattere i poteri finanziari. Con i movimenti né di destra, né di sinistra (come i 5stelle in Italia) possiamo, al massimo sperare, in timidi keynesismi, ma non in cambiamenti strategici (certo meglio di niente, ma pur sempre troppo poco).
Da qualche tempo si ta facendo avanti una nuova consapevolezza basata su alcuni punti strategici:
-
il nostro mondo è limitato, quindi è assurdo sperare in uno sviluppo illimitato (di merci, risorse, etc.)
-
le ricchezze sono distribuite in modo assolutamente squilibrato, come non mai nella storia umana, quindi è improcrastinabile un riequilibrio.
-
gli stati nazionali evolvono verso una frantumazione pericolosa che mette gli uni contro gli altri minacciando, quotidianamente, una guerra mondiale.
-
le grandi potenze emergenti hanno la necessità di conquistare un nuovo ruolo nel mondo, le vecchie potenze non cederanno mai di "far spazio" alle nuove, e ciò genera conflitti gravidi di nefaste conseguenze future.
-
il capitalismo si è trasformato in meccanismo senza identità e, apparentemente, autogenerante personale apolide, in una larga parte del mondo, e in neocapitalismo di stato in altre parti del mondo.
-
il contrasto tra l'alto (i Signori del mondo) e il basso (le plebi) sconquassa gli assetti sociali con dinamiche catastrofiche sull'etica sociale e sui legami di comunità.
-
di socialismo, di cooperazione solidale tra gli umani, liberamente scelta, di libertà dialogica e pratiche comunitarie, per ora, nemmeno l'ombra.
-
gli intellettuali, nella stragrande maggioranza, comprese le baronie universitarie, sono "organici" al potere finanziario e non si schiodano dagli "ossi" e dai piccoli privilegi egoici, concessi loro dal Potere.
Visto che da molti decenni mastico Marx, credo che il buon Karl condividerebbe questa mia estrema, amara, ma realistica, sintesi della situazione attuale.
Scrivi commento