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COLPITO E AFFONDATO

AH SALVINI, salvini, quanta fuffa!

Il capo del rutto libero ha pestato una gigantesca cacca, dimostrando che la strategia del rutto libero funziona solo contro i migranti, ma non vale nulla nei temi portanti dell'azione di un governo.

L'ossessione sull'immigrazione ha portato il capo del rutto libero a vette e traguardi che nemmeno lui sognava. Così come l'altro Matteo è stato preso dall'euforia del Potere e ha fatto male i suoi calcoli: il suo disegno era di conquistare "pieni poteri" per realizzare quella Repubblica Presidenziale tanto cara alla destra incartapecorita, alla P2, e alla mummia di Arcore, ma... il colpo di teatro non è andato a buon fine, un gigantesco crash ha smorzato gli entusiasmi da spiaggia.  Ora Salvini, con le pive nel sacco, deve abbandonare il suo truce disegno e tornare a miti consigli.  La politica dei due forni del M5Stelle ha consentito di minacciare la Lega di una nuova alleanza con il PD.   Gli "sprovveduti" 5stelle, dipinti dai giornaloni come incapaci, hanno invece dimostrato, che la coerenza nel perseguire gli interessi dei cittadini paga.  Le incognite sono molteplici però.

1) alleanza col PD.  La cosiddetta sinistra ha sempre portato avanti politiche ferocemente liberiste (quindi di destra), si è fatta carico di difendere il capitalismo come "fine della storia", ossia ha propagandato attraverso Media, Scuola, Università, "intellettuali" da strapazzo, che il capitalismo (anche nella sua attuale fase più becera) è il migliore dei mondi possibili, e che l'individualismo, la competitività, la deriva darwiniana, è la migliore ricetta della convivenza umana.  L'ha praticata come filosofia di vita politica (chi conosce un piddino al potere sa cosa voglio dire: feroce arrivismo, spietato cinismo, torbido affarismo, familismo amorale e via discorrendo nella fetida feccia del vivere civile). Aspettarsi qualcosa di buono da questo partito degli affari è abbastanza illusorio.

2) tornare ad un'alleanza con la Lega? Solo in senso strumentale mettendo un guinzaglio cortissimo all'instabile capo rutti, ma anche questa ipotesi non è percorribile agevolmente.

3) la via maestra è quella di ristabilire un PROGRAMMA DI LEGISLATURA CHIARO E A VANTAGGIO DEI CITTADINI e poi trattare con chi vorrà rispettare i patti (sapendo però, fin da subito, che un programma per il popolo verrà "bollato" come populista e attaccato da tutte le lobby in commedia, un giorno sì e l'altro pure).

Non è facile nell'attuale fase turbocapitalista, caratterizzata dalla DITTATURA della finanza e dei mercati, che ci vuole tutti silenti, precari, asserviti alle logiche di massimo sfruttamento e spremitura, con salari da fame, disposti a "vendere i propri figli" per un posto di lavoro precario, riuscire a portare a casa programmi politici a vantaggio dei ceti popolari.  In questo il M5stelle si trova su un sentiero stretto e accidentato, con "compagni di strada" veramente e variamente inaffidabili; gli uni perchè perseguono interessi di bottega e inseguono "disegni di repubblica presidenziale" con un ducetto al potere, gli altri perchè paladini e alfieri, abbacinati dagli ossi gettati loro sotto il tavolo imbandito di un mondo ferocemente competititvo caro alle lobby liberiste e alla Grande finanza speculativa.   Quindi la difesa dei lavoratori, dei ceti deboli, diventa una missione francescana da compiere in un sottobosco abitato da "umani" famelici (non lupi, perchè i lupi sono animali solidali e sociali).

La mossa del capo rutti gli si è ritorta contro, come nei disegni dell'altro napoleonico Matteo (anche lui inebriato dal 40%), si è ritrovato affondato per sua stessa mano ed ha intrapreso la sua ritirata d'agosto, ma se tale è lo scenario, ora tocca ai 5stelle non fare errori e fesserie e, soprattutto, cosa che fino ad ora NON HANNO SAPUTO FARE, dovranno spiegare bene ai cittadini quali misure intendono adottare per contrastare la dittatura dei mercati e delle banche, per contrastare il precariato e la precarizzazione del lavoro, per smorzare la disoccupazione funzionale al capitalismo, per salvaguardare quel che resta dell'ambiente, per dare un futuro alle politiche energetiche pulite, per restituire dignità ai migranti nei loro paesi e per gestire i migranti in Europa con politiche realistiche e serie e non con buffonate e cialtronerie.  Questa è la vera sfida.  Hic Rodhus, hic salta!

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