Salvini-il-cazzaro, ha costretto il precedente governo a percorrere la strada obbligata di un accordo col PD, ma ciò comporta un costo oneroso. Era evidente che il capo leghista voleva giocare un brutto tiro ai pentastellati: andare al voto fare man bassa e ripresentarsi in veste di capo assoluto con due possibili forme di alleanza: i 5stelle distesi a tappeto o quel che resta della vecchia Forza Italia con l'aggiunta romana di Meloni. In entrambi i casi i 5stelle sarebbero stati messi in un angolo e le loro battaglie sarebbero finite in soffitta.
Per loro fortuna c'era Conte, che gode di un certo credito, ma il prezzo da pagare è comunque alto.
L'accordo col PD ha comportato un enorme compromesso al ribasso per i pentastellati: soprattutto sulla scelta di alcuni ministeri e su alcune misure che stanno loro a cuore. Nel gioco delle proporzioni poi non si capisce se la matematica istituzionale sia differente dalla comune aritmetica pitagorica: i 5stelle in parlamento hanno una maggioranza schiacciante rispetto al PD, ma i ministeri sono stati divisi quasi al 50%. Quindi il salasso per i 5stelle è stato un dissanguamento. Il motivo di tale subordinazione e cedimento risulta pressochè incomprensibile.
Alcuni ministri del PD, inoltre, sono francamente indigesti e impresentabili.
Ad esempio sul ministero dei trasporti il prezzo da pagare si definisce subordinazione alle lobby del cemento, delle autostrade, del movimento terra (leggi Tav, concessioni autostradali ai Benetton, "cooperative fucsia-finto-rosso" ecc...).
Il disegno complessivo sul futuro dell'Italia prevede più cemento? Più buchi inutili nella montagna? Indifferenza verso i terremotati?
Pazienza. Tutte questioni che fino ad oggi sono state a "cuore" al PD (ma anche alla Lega, Berlusconi, Meloni, e compagnia briscola). Sulle banche ci sarà da ridere e vedremo se i pentastellati riusciranno a scalfire minimamente il loro potere (illusione da fantapolitica).
Non ci sono motivi di forti rallegramenti se questa è la prospettiva. Si spera però che i 5stelle, dopo aver regalato tonnellate di consensi agli elmi celtici cornuti del Cazzaro verde, non facciano altrettanto coi dinosauri piddini. Sarebbe imperdonabile: errare è umano, perseverare è diabolico.
In ogni caso, se si inoltreranno su tale sentiero scivoloso si rischierà presto di sbattere la faccia contro il muro e il ricorso al voto diventerà più che una semplice prospettiva col rischio di far risorgere molti dinosauri del giurassic park italiano..
Ps.: ma una bella "ristrutturazione" in casa propria, sul metodo di comunicazione dei 5stelle, proprio nooo?
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