Non so quanti leggeranno e condivideranno questo post. Spero nel
risveglio.
Dopo la sbornia neoliberista: che recita “meno Stato, più mercato”, spero che
il popolo capisca la lezione: senza uno Stato efficiente, i cittadini sono alla mercé di qualunque calamità. Il "mercato" si basa unicamente sul massimo profitto a scapito della vita, della
salute, della Natura e delle specie viventi. Quindi occorre più Stato e meno mercato, più solidarietà e cooperazione e meno egoismo ed individualismo, più BENI COMUNI e meno privatizzazioni.
Sanità, scuola, trasporti, energia devono essere beni pubblici, difesi strenuamente da ogni speculatore che voglia metterci le mani.
Nei momenti di crisi è più facile capirlo, perché, viceversa, nella quotidianità, i popoli sono bombardati da migliaia di prezzolati che fanno da imbonitori per far digerire ogni "favolosa"
ingiustizia.
Oggi tutti si rendono conto che senza l’Eroica Sanità Pubblica, i malati infetti avrebbero poche possibilità di salvarsi. Lo stesso vale per altri settori pubblici. Ci vuole più efficienza
senz’altro, ci vogliono più risorse senza indugio, ma se non ci fossero le istituzioni pubbliche saremmo ancora più vittime del capitalismo selvaggio, quello che incita alla feroce selezione
naturale.
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