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La Sinistra dei Fessi

La smemoratezza in politica è un "reato". Non rammentare, dimenticare facilmente, sviare il discorso, ricorrere ai sofismi più banali, serve ed è servito a molti che si dichiarano di Sinistra, e purtroppo a molti che si rchiamano a Marx (senza averlo mai letto o capito), per abbandonare la logica e gettarsi nel sofisma, nei discorsetti facili, negli slogan puerili. Tutto ciò andrebbe bene se si trattasse di chiacchierare con dei bambini, viceversa, e ciò è assai drammatico, si parla con adulti che DOVREBBERO ESSERE consapevoli.
Ma come dice un grande filosofo, niente è più pervicace di un fatto sociale, ossia, quando si fa strada una versione di comodo diffusa e digerita dai più, è quasi sovrumano smontarla. Ognuno di questi signori mette da parte la logica e ascolta solo ciò che gli piace sentire.
In questi giorni si fa un gran parlare del referendum costituzionale come occasione per tradire la Carta Costituzionale e affossare la DEMOCRAZIA e la rappresentanza. Viene da sorridere dinanzi a tanta ingenuità, soprattutto se a manifestarla sono quelli che si definiscono di sinistra (un termine ambiguo che vuol dire tante cose e alcune di queste veramente incommendevoli).
E allora proviamo a vedere come funzionano le democrazie occidentali (molto simili al periodo tardo imperiale Romano). Corruzione, concussione, rappresentanze farlocche, parlamenti intasati da avvocati ed avvocaticchi che legiferano tutto e il suo contrario per interessi di bottega, diritti dei lavoratori saccheggiati, diritto al lavoro negato e/o assai limitato, precariato plebeo e pauperismo diffuso, potentati economici che orientano, corrompono, e indirizzano le scelte politiche (come al tempo dei Romani),
Il parlamento spesso è stato ridotto solo ad un chiacchierificio, le vere scelte politico-economiche venivano compiute altrove in stanze ben compartimentate, ai peones non restava che pigiare un tasto come indicato dai capibastone. Alcuni (ma direi molti) non sapevano nemmeno cosa stavano votando, dato che non avevano letto e studiato le carte.
Sapevano però intrattenere nei media, chiacchierare, discutere animatamente del NULLA. E Così accade in molte istituzioni rappresentative dal Parlamento in giù, nei consigli Regionali, Provinciali, Comunali. (o pensate che Minetti, Cicciolina, Razzi, Scilipoti e tantissimi altri sapessero cosa votavano?). La scarsa qualità della rappresentanza è andata via via peggiorando nei decenni, e il numero pletorico, come i passaggi pletorici dei provvedimenti ha aggravato la situazione. Una norma che interessa i cittadini subisce un rallentamento insopportabile, fiaccato da imboscate, tradimenti, trasformismi di vario genere. I cambi di casacca fanno da contorno a questa porcilaia.
Quindi NON è il numero ha garantire una qualità della Democrazia e della rappresentanza. La qualità dipende esclusivamente dalla qualità delle persone e dall'etica che esprimono.
Anche un numero non esagerato contribuisce a rendere più efficace la disamina delle proposte, se è composto da persone che hanno a cuore IL BENE COMUNE e se interpretano il loro ruolo con ONESTÀ INTELLETTUALE E MORALE.
Quindi riassumendo penso che il tradimento della Carta sia già avvenuto molte volte e per ragioni BEN PIÙ GRAVI.
Cito gli articoli più traditi: artt.4, 8, 10, 11, 35, 36. Andate a studiarli e vedrete che ho ragione, al confronto la riduzione dei parlamentari è una scemenza, una banalità.
Ben più grave è il saccheggio delle risorse pubbliche fatte dai potentati economici, la forza esercitata sui deboli e la vigliaccheria verso i poteri forti, la diminuzione del potere d'acquisto per gli strati popolari, l'impoverimento di fasce consistenti di popolazione, la precarizzazione della vita e la prepotenza sui luoghi di lavoro ai danni dei più deboli.
La corruzione politica che fa intraprendere scelte legate agli interessi di bottega e incuranti delle ESIGENZE COMUNI.
La bastarda ignoranza, la crassa arroganza dei rappresentanti eletti, che dimostrano di non avere idea di cosa approvano e votano, e per cosa.
Questi sono solo alcuni dei VERI PROBLEMI di queste democrazie, e un numero maggiore o minore di rappresentanti non fa tanta differenza, o qualcuno pensa (ma questa sarebbe dabbenaggine) che con un numero più elevato si garatirebbe una maggiore qualità?
Poi se parliamo di corruzione c'è da ridere.
Il numero più elevato di parlamentari la impedisce? Non credo come dimostra l'interrogatorio del Fu Bettino. Da studioso di Marx, non ho mai digerito il Signor Craxi, reazionario e improvvido indebitatore del popolo italiano, ma riconosco che durante il famoso discorso al parlamento e in aula di giustizia ha pronunciato parole serie con onestà intellettuale.
Solo una Sinistra di Fessi può dimenticare certe questioncelle e certi panni sudici. Robespierre (uno che sapeva cosa era l'etica e sapeva essere incorruttibile) ne avrebbe tagliate di teste!
Quindi stracciarsi le vesti o assumere posizioni da TALEBANI DEL NO CHE INTASANO FB (LISTATI A LUTTO (se vince il SI)) *PER IL POSSIBLE FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA*, che si eccitano con la onanistica lettura di "REPUBBLICA", denota l'immensa dabbenaggine di coloro che ne fanno sfoggio e raccomando loro un trattamento curativo.
A CHI ORA STA gridando "al tradimento della Costituzione" rammento di cosa stiamo parlando.
CERCHIAMO DI ESSERE SERI E COMPETENTI, PER FAVORE! Smettiamola con falsi miti e false costruzioni storiche.
(questo articolo è rivolto solamente a chi vuol ragionare, non è adatto ai "muli" (senza offesa per i muli a quattro zampe, molto intelligenti) che vanno per la loro strada.

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