l'italiano medio

Cosa fa e cosa pensa quando si sveglia al mattino?

Pensa alla democrazia, alla cattiva informazione che affligge il suo Paese, ai destini dell’umanità in un mondo sempre più inquinato, al Parlamento che fa leggi confuse e ambigue?

No. L’italiano medio pensa a come mettere insieme il pranzo con la cena, se appartiene ad una fascia povera. Oppure pensa a come fare più soldi, quali metodi escogitare se è già arricchito.

Gli importa ‘na sega della democrazia.

Non gliene frega dell’informazione, tanto legge solo i titoli.

Poi si “informa”, cioè legge i titoli tossici (ah ah ah che risate!), su “la busiarda” ossia La Stampa degli Agnelli-Gedi-Elkann, oppure su “lacarogna” ossia La Repubblica o L’espresso - oggi ex gruppo Gedi-Debenedetti, su La verità de che? , il corriere, Libero (altre risate), il Giornale (basta, basta, c’è da star male a furia di ridere); insomma, l’italiano medio leggiucchia qualche titolo tossico e crede di essere informato.

Purtroppo, la maggior parte dei quotidiani è un guazzabuglio di disinformazione e opinioni NON RICHIESTE, in cui la parte del grande assente la fa proprio l’informazione vera, senza sputasentenze e commenti, i fatti sono i grandi assenti.

Inoltre anche i fatti, per la maggior parte delle volte, vengono presentati in modo distorto secondo l’opinione dell’editore di riferimento.

Mancano drammaticamente i veri giornalisti, quelli che, con schiena dritta, raccontano i fatti in modo più oggettivo possibile, senza infarcirlo di “opinioni care all’editore”.

Per la tv le cose sono analoghe.

I conflitti di interesse abbondano, i gruppi di controllo sono quasi sempre gli stessi e operano di concerto. Quindi è inutile aspettarsi un’informazione sana e corretta.

Allora l’italiano medio che fa?

Pensa alla partita della domenica, o se è giovane, pensa alla discoteca del sabato sera, e se ne infischia della manipolazione che subisce, delle sorti della democrazia, di quali rappresentanti politici elegge.

Vuole solo sapere se avrà abbastanza soldi per la sua famiglia, se potrà averne di più e attraverso quali modi.

Se un politico gli prometterà di averne di più, tanto gli basta e gli avanza. Se i metodi per averne di più saranno poco leciti fa lo stesso.

Quindi: corrotta l’informazione, corrotta la democrazia, corrotti i comportamenti, significa: tutti assolti.

Alla sera l’italiano medio guarda qualche tg ed è contento.

Con quello che sa (non sa) si trasforma in “coniglio da tastiera” e riempie i social di sentenze che ha scopiazzato navigando tra i titoli della disinformazione.

Getta un po’ di benzina contro “tutti i politici” senza distinzione alcuna, si accalora quando si parla dei migranti, si lamenta degli scarsi stipendi, si lagna delle ruberie dei “pirati dell’economia” (ma vota per i partiti pro-Agnelli-Elkann-Benetton-De Benedetti-Berlusconi-Caltagirone, etc...), e dopo essersi sfogato un po’ sulla tastiera se ne va a dormire contento.

Al mattino quando va al bar a mangiare il classico cornetto, butta lì, ad esempio, qualche commento velenoso sui 5stelle (va di moda) e, per rincarare la dose, dice che sono incompetenti (come dicono i tg e i giornali). Si dimentica facilmente di tutte le magagne che affliggono gli altri partiti.

Soddisfatto e beota, si crede un novello Spinoza, senza aver capito che di libero nel suo cranio c’è poco o nulla.

La cattiva informazione unita alla scarsa propensione al ragionamento razionale porta quasi sempre a “pensare con la pancia, lasciando i neuroni a riposo”.

Leggendo poco, Ragionando poco, si pensa male, si dice male e si fatica a comprendere la realtà.

Ad esempio, su questo governo a guida 5stelle, si possono fare parecchie critiche, ma occorre sempre guardare a ciò che c’è stato prima e capire che questi “cittadini impegnati” stanno rimediando, pur con degli errori, a molti guasti passati.

 

Non vederlo, non riconoscerlo è da smemorati, oppure da seguaci, in malafede, degli editori di parte precostituiti.

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