Gli alibi della Storia

Un’esplosione a seguito dell’attacco aereo israeliano a Gaza, 6 agosto 2022. (Ashraf Amra, Afp)

MEDIO ORIENTE

In Israele anche la sinistra è complice della guerra

La lezione che tutti dovrebbero trarre è che questa parola inflazionata (la sinistra) nasconde ipocritamente molte porcherie che dovrebbero far vergognare.

I bombardamenti etici e umanitari della sinistra solo per citarne alcuni, le guerre contro stati sovrani per imporre il modello occidentale di stampo americano, le politiche di sfruttamento del lavoro, l'aumento della precarietà, la difesa dei grandi gruppi finanziari, tutti questi "regali" provengono dalla paroletta "sinistra". Basta pronunciarla e in suo nome i governi possono fare tutte le porcherie che vogliono "perché sono di sinistra". Uaauuu.

Diversa è la parola universalismo, oppure cooperazione, solidarietà, vincoli di comunità, abolizione dello sfruttamento dell'uomo sull'uomo. Ma queste sono cose da "comunisti" quindi non più di moda.

Marx parlava di comunità di libere soggettività pienamente realizzate, di intelligenza collettiva.

La sinistra schiera bombardieri e cannoni.

Poi un discorso a parte merita la giudeofilia: qualunque politica di apartheid, di massacro, provenga da Israele e dai suoi governi fascistoidi tutto viene , magicamente, perdonato con indulgenza o addirittura con ammirazione.

Massacrare bambini innocenti, colpire la folla ai funerali viene giudicato ammissibile se compiuto dai "figli prediletti del Dio testamentario".

Loro possono, gli altri sono terroristi.

Possono sequestrare territori, demolire case, rubare terre, rinchiudere in enormi campi di concentramento i palestinesi.

Loro possono.

A loro è concesso, per un malinteso senso di colpa per le atrocità compiute dai nazisti e dai fascisti nel corso del ventennio nero.

Quindi facciamo un ragionamento ipotetico: se gli armeni o i curdi, che hanno subito politiche di annientamento, avessero la forza di impossessarsi di una parte del territorio e incominciassero a cacciare via turchi, iracheni, siriani iraniani e li rinchiudessero in campi ristretti, in riserve, in ghetti, cosa accadrebbe? Gli organismi internazionali starebbero zitti e buoni come accade con Israele? Certo che no.

Israele è un caso unico, anche molto strano, dal momento che oggi è abitato anche da chi vi è andato volontariamente e non ha subito alcuna persecuzione nazista o fascista.

Eppure a questo staterello tutto viene concesso. In modo intollerabile.

Le risoluzioni dell'Onu sono carta straccia: nessuna sanzione, nessuna reprimenda.

Infine che il governo sia di destra razzista o di sinistra razzista poco cambia, come in Usa destra e sinistra finiscono per fare le stesse politiche; la sinistra ha un'aggravante: con una maggiore falsa coscienza è più feroce e scattante della destra che vuole eguagliare e superare.

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