
Dopo la seconda guerra mondiale l’Italia fu piegata alla condizione di colonia americana,
fu creata la Nato.
La NATO, ovvero l'Organizzazione del Patto dell'Atlantico del Nord (in inglese, North Atlantic Treaty Organization), è un organismo internazionale creato essenzialmente per difendere le nazioni occidentali contro la minaccia rappresentata dall'ex unione sovietica.
Dopo il crollo del muro, iniziò il disfacimento del blocco sovietico. Uno dopo l’altro i Paesi aderenti al Patto di Varsavia si sfilarono dall’ex Urss per confluire nella Ue e nella Nato, ciò era nei piani del governo americano che ha sempre considerato l’Orso Russo come un pericoloso nemico, anche dopo la fine di ogni velleità comunista.
Lo squilibrio tra i due imperialismi, quello statunitense e quello russo è un dato di fatto. L’impero Sovietico non c’è più, però ci sono ancora le armi tra le più distruttive del mondo, capaci di annientare la vita della Terra.
D’altro canto i governi americani hanno più di un’ossessione che coltivano da sempre:
1) si considerano un popolo veterotestamentario dotato di statuto divino per comandare il mondo;
2) si considerano il Paese più “democratico” del mondo, nonostante il fatto incontrovertibile che i Presidenti Usa appartengono alla borghesia miliardaria straricca, che una minoranza dei cittadini va a votare, e che tra i due partiti -democratico e repubblicano – non vi siano sostanziali differenze sul piano delle politiche economiche e in politica estera (a parte alcune questioni riguardanti l’aborto e i diritti lgbt);
3) gli Usa si sentono minacciati da chiunque non sposi la sua ideologia (Capitalismo selvaggio, dominio multinazionale a guida usa), a seguito di tale concezione dei rapporti esteri, gli strateghi Usa, hanno elaborato la teoria della “Cintura di Sicurezza”, ovvero l’autorizzazione preventiva a compiere incursioni militari in tutto il mondo in nome della sicurezza degli Stati Uniti, nonostante il fatto che non vi sia mai stata una guerra nel suo territorio portata da altri Stati.
4) a tali scopi nacque il Patto Atlantico, la Nato, che fu usata come una clava per limitare la sovranità degli Stati Europei. I militari della Nato sotto il comando Usa hanno quindi portato la guerra ovunque con le giustificazioni più assurde e inverosimili.
5) la dominazione dell’impero americano è avvenuta anche attraverso la penetrazione culturale. I Media americani, in prima linea, la massa di film, fiction, documentari filmati, hanno pervaso il mondo uniformando mode, costumi, atteggiamenti. I popoli attratti dai simbolismi americani hanno finito per avviare una concorrenza imitativa di “modi di vivere”. (si pensi al “sogno” ironico dell’americano a Roma di Alberto Sordi, che mette in luce le assurdità dell’imitazione); ma il peggio è avvenuto con l’inondazione di fiction e film prodotti dall’industria americana, film violenti tutti stereotipati dove il personaggio principale è sempre un americano “buono” trionfante sui “cattivi” – tutti gli altri- ). Con tale bombardamento mediatico persino la Cina e l’India hanno finito per assorbire vari aspetti della cultura Yankee.
6) le basi armate sparse in tutta Europa a monito imperituro e ricatto permanente.
Ora il Patto di Varsavia non esiste più, la Nato sì. E i Popoli Europei? Si sottomettono docilmente, senza chiedere lo scioglimento di un organismo che Non ha più ragioni di esistere ancora, e che non è difensivo, bensì offensivo. Quelli dell’Est invece fanno a gara per entrarvi!
In Europa, l’Italia spicca per sudditanza e subordinazione.
Siamo pieni di testate nucleari installate nelle basi Nato, alcune conosciute, altre nascoste.
Abbiamo assimilato in pieno la cultura yankee, che scimmiottiamo allegramente. Persino Film e Format tv sono omologhi di quelli usa.
I nostri media fanno a gara per compiacere le veline del Pentagono e del Governo d’oltreoceano.
Gli opinionisti sono in gran parte prezzolati dal padroni filo americani, perciò, si sdraiano a zerbino per compiacere i propri datori di lavoro.
Questo il desolante quadro di un’Italietta meschina che non fa altro che imitare l’imperatore per compiacerlo, come facevano i giullari medievali, senza dignità.
Ciò che vale per la nostra sciagurata terra vale, in linea di massima, per l’Europa intera. In particolare ciò è evidente in politica estera. Non c’è mai una volta, durante le crisi internazionali, che l’Europa assuma una posizione propria, indipendente, neutrale, pacifista, svincolata dai “marines americani”.
Se gli Usa partono armi in spalla, ecco che la vecchia Europa, segue claudicante le orme dei reparti d’assalto americani e giù a bombardare, a fornire basi, ad acquistare aerei da combattimento, a finanziare l’industria bellica su cui regge la supremazia americana.
La sudditanza italiana affonda le sue radici nell’esito del seconda guerra mondiale: sappiamo come si concluse l’avventura fascista, una debacle, un crollo che poteva costare molto caro. Ma gli Usa che sognavano da sempre una base solida nel Mediterraneo non potevano lasciare alla deriva il nostro Paese. De Gasperi, collaborò attivamente con i vertici statunitensi e, in cambio, ottenne alcuni vantaggi per l’Italia sconfitta: nessuna riparazione per i danni di guerra, anzi un piano di rinascita economica (Piano Marshall, 1947). In cambio l’Italia divenne una colonia dell’America, con l’esclusione dai futuri governi del Partito Comunista più grande d’Europa, il famoso fattore K.
Ciò durò fino al Compromesso Storico tra Berlinguer e Moro.
La dichiarazione del segretario Berlinguer rilasciata in una famosa intervista al giornalista Pansa: “mi sento più sicuro sotto l’ombrello della Nato che sotto il Patto di Varsavia” (Corriere della Sera 15 giugno 1976), sdoganò il PCI dalla conventio ad excludendum che lo affliggeva.
Insomma l’accettazione della Nato come dato di fatto e delle sue conseguenze, fu digerita persino dalla masse aderenti al partito comunista italiano, il che è tutto dire.
Liberarsi dal cappio della Nato e della dominazione americana diventava utopia.
La conseguenza è stata un aumento delle spese militari, un interventismo nei teatri di guerra sempre accodati alle truppe americane in ogni loro avventura, un forsennato acquisto di aerei offensivi, il tutto in barba alla nostra Carta Costituzionale che, anziché essere rispettata, viene usata, sfacciatamente, per la pulizia di parti basse. Una vergogna indicibile senza ritegno.
Nella metamorfosi del PCI diventato prima una Cosa, poi un ramo d’ulivo della ex DC, poi ancora un semplice Comitato Elettorale per Affari e posti di sottogoverno PD, ben remunerati, purché innocui, il partito erede di Gramsci è diventato più realista del re e guerrafondaio imitando il Partito Democratico Usa, come in un gioco di scimmie.
Si può sperare in un’Europa di Pace, libera dal cappio guerrafondaio dell’imperialismo?
É molto molto difficile.
Finora i popoli hanno dimostrato una tendenza marcata alla auto-sottomissione, una mancanza di autodeterminazione patologica, una servitù mentale e materiale, un bisogno esasperato di essere dominati, di avere un “uomo forte al potere”, una rinuncia preventiva all’autogoverno e all’uso dell’intelligenza collettiva per sviluppare la libertà e la propria autonomia di pensiero.
Stiamo tornando a grandi passi verso una sorta di medioevo contemporaneo fatto di signori, signorotti, valvassori, valvassini, moderni per carità, ma sempre signori, e una gran massa di plebei, schiavi, e servi, non più della gleba, bensì del “mercato finanziario” unico Totem incorruttibile.
Questo clima avvelenato offre solo terreni di scontro, di attuali e future crisi, un terreno paludoso foriero di disastri annunciati.
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